S. Francisco - Day 2
Programma: visita città a piedi; Alcatraz
Sab. 2 ago: W
la melatonina, alle 7:00 siamo in piedi come grilli! Colazione allo Starbucks Coffee (buonissimo il cappuccino small, ovvero un bicchierone da 75 cc, con tanta schiumetta..) e
iniziamo il tour. Il nostro albergo è in una posizione centrale e nell’ordine
vediamo il Japan Center,
ovviamente nel quartiere giapponese (e
nonostante siamo ben rimpinzati notiamo gli abbondanti e carucci ristorantini e
ci ripromettiamo di tornarci per la cena…), la zona di Pacific Heights con le sue tipiche casette Vittoriane, la zona di Russian
Hill con la strada più tortuosa al mondo, la Lombard
Street, i cui tornanti sono accuratamente sagomati da fiori e cespugli, Chinatown con la sua famosa entrata,
i negozi e i suoi molteplici colori, il Financial
District, quartiere degli affari con la piramide della Transamerica,
uno dei più ‘visibili’ simboli di San Francisco. Si vede che è sabato: ci
sono poche auto e qualche turista, la gente locale sembra tranquilla e per
niente stressata e si ha un senso di intimità dato anche dal fatto che questa
città è veramente a misura d’uomo!
Pranziamo velocemente all’Embarcadero
Center e ce ne stiamo un po’ accoccolati su una panchina a guardare il
mare… anche perché i chilometri a piedi iniziano a farsi sentire! Proseguiamo
quindi verso North Beach e Telegraph Hill,
dove saliamo sulla Coit Tower la cui
forma a “lancia di idrante” è stata voluta da un eccentrico riccone
ammiratore dei pompieri che donò il denaro per erigerla. Infine ritorniamo
ancora al Fisherman Wharf, al Pier 41 e alla meta serale: Alcatraz!
Avevamo prenotato la visita per
le 19:05 ben 2 settimane fa da Internet tramite la Blue & Gold Fleet (US$ 23,50 a testa) e la nostra intenzione era
di visitare la famosa ex prigione e poi fermarci a cena a base di pesce da Alioto’s
la cui enorme insegna spicca sul molo! Ci sbafiamo quindi un gelato “double”
di nome e di fatto prima dell’imbarco, che non si sa mai quanto si può
protrarre la visita (che fatica!! Era moolto double e siamo stati costretti a buttarne via quasi la metà!!),
In uno dei negozietti del molo
acquistiamo una nuova guida, anche se questa è un po’ troppo turistica e non
come quella persa a Parigi, e in ordinata fila indiana ci imbarchiamo. Alcatraz
è assolutamente da vedere... Sarà che i film sui carceri di massima sicurezza
esercitano su di me un fascino particolare ma non si può non considerare che
questa prigione è unica nel suo genere! E’ costruita su 5 ettari di pura
roccia, The Rock, e dal 1934, l’epoca
dei gangster, celebri “visitatori” vi soggiornarono: Al Capone, ‘Pretty Boy’
Floyd (uno dei tre intrepidi che riuscirono ad evadere) e l’Uomo di
Alcatraz (?)!! Il tutto a poche centinaia di metri dalla città, il cosiddetto
‘mondo’ libero, ma le correnti forti e gelide attorno all’isola facevano
demordere da qualsiasi pensiero di evasione e la punizione restava il poter
vedere l’intera città così piena di vita da dietro le sbarre!
Ora l’isola di Alcatraz è un
rifugio faunistico protetto, tanto che ci sono più uccelli che turisti (avete
presente il film di Hitckoch??!)!
Ritorniamo più infreddoliti che
mai! Altro che giacchetta in cotone e k-way!!
Qui ci vorrebbe una felpona e giacca antivento! Sono le 21:30 passate, mi sento
il naso che ‘moccia’, e voglio solo farmi una doccia calda! Torniamo diritti
in albergo e tanti saluti al pesciotto di Alioto’s,
sarà per domani sera!