Mammoth Lakes - Death Valley (Stovepipe Wells)
(day 8)
km 296, h 04:25
Pernottamento: Stovepipe Wells Village (US$ 79/camera, no tax)
Programma: visita Mammoth Mountain - Trasferimento Death Valley
Ven. 8 Ago: si ritorna, questa volta
volutamente, alla Mammoth Mountain, dove il
programma prevede la visita alle Devil’s
Postpiles e alla Rainbow Fall.
Prendiamo il bus in quanto l’entrata con la macchina costa troppo e dopo una
mezzora di viaggio scendiamo ad ammirare queste strane formazioni laviche
formatesi circa 100.000 anni fa quando i ghiacciai, spostandosi verso il fiume di S.
Joaquin, aprirono delle crepe sulla lava solidificata fino a formare
delle lisce colonne di basalto che possiamo ora ammirare… Abbiamo poi 2 miglia
da percorrere per arrivare alla cascata, io ripiglierei il bus che passa ogni
quarto d’ora ma lo Ste insiste per fare il trekking naturalistico odierno, così
ci incamminiamo. Questo comprensorio è un po’ di ‘serie B’ rispetto allo
Yosemite, non ci sono le sequoie e non c’è così tanto verde (sembra che
abbiano esagerato con gli incendi controllati…). Dopo un’oretta abbondante
arriviamo alla cascata, carina ma non spettacolare come le altre (quando si è
abituati bene..)! Inoltre il famoso rainbow
ancora non si vede perché il posto è parzialmente in ombra! Ormai la mattina
è alle spalle, prendiamo il bus che ci riporta alla macchina e partiamo alla
volta della Valle della Morte! Ci sarebbe da fermarsi anche alle Hot
Creek, che sono delle fumarole lungo la strada, ma non vediamo l’ora di
arrivare a destino anche perché la strada è molto piacevole da percorrere.
Ci fermiamo ad un Tourist
Information lungo la strada e uscendo dall’aria condizionata dell’auto
sentiamo che la temperatura è salita notevolmente: caldo secco e ventoso,
praticamente come avere un mega-phon puntato addosso, simile a Las Vegas…
Proseguiamo in imperitura solitudine, si vedono tante colline all’orizzonte e
una ad una le oltrepassiamo! A destra e sinistra spazio sconfinato e colori che
vanno dal giallo ocra al marrone (le famose colline di senape!). Il bello è che
la strada è tutta a dossi e accelerando di tanto in tanto si può far finta di
fare Starsky e Hutch… UAU!
Finalmente si arriva al cartello Death Valley; ci
fermiamo per la foto e socializziamo con una coppia di milanesi intenti anche
loro al rito dello scatto. La strada prosegue ancora di dosso in dosso fino ad un’altura dalla quale si può scorgere la valle con il ns.
villaggio, Stovepipe Wells, dove vi arriviamo
alle 17.00 circa; Stovepipe è l’unico villaggio ad ovest della Death Valley, con conseguente ‘monopolio’ di camere, ristorante,
piscina e shop. Verrebbe voglia già di inoltrarsi nella valle ma la temperatura
è allucinante, non per niente è il posto più caldo del pianeta, non riesco ad
immaginare come potrebbe essere a mezzogiorno; inoltre la piscina davanti alla
reception ci alletta non poco… via i vestiti, su i costumini e a mollo!! Lo
Ste pazzoide non aveva indossato le ciabatte “la piscina è a pochi metri
dalla nostra camera e la pavimentazione è chiara” ha pensato il furbone!! Era
lì che saltellava come un canguro per il bruciore ai piedi! I nostri amici
milanesi ci raggiungono poco dopo e stiamo più di un’ora immersi a
chiacchierare (ricordandosi di metter dentro la testina di tanto in tanto per
preservare qualche cellula cerebrale dall’evaporazione). Temperatura esterna
117° F (48° C). Dilemma: l’unico ristorante è aperto dalle 18,30 alle
21,00; il tramonto è alle 19,46 e vorremmo ‘godercelo’, che si fa? Decisi a
mangiare presto e a vedere in santa pace il tramonto magari da qualche punto
famoso come lo Zabriskie Point,
ritorniamo in camera alle 18.30 e ci accorgiamo che non ce la faremo mai! Lo
ammiriamo così nei paraggi, qui vicino ci sono le dune di sabbia, che sono
molto suggestive, soprattutto se si pensa che a causa del vento si spostano e
cambiano fisionomia in continuazione. Siamo al ristorante poco prima della
chiusura, e ci ‘spennano’ pure.. ma questo già lo immaginavamo (ovviamente
in camera non c’è né frigo né microonde o macchinetta del caffè). Una
volta usciti facciamo per andare allo shop a prendere qualche cartolina.. ma è
già chiuso (ore 21,00..). E’ buio ma il caldo è rimasto veramente infernale,
comincio a sklerare mentre lo Ste mi prende in giro per la mia scarsa
resistenza.... provvidenziale il distributore di bibite ghiacciate, bibitona e
camera con condizionatore a chiodo! Nanne presto anche perché domani ci
svegliamo all’alba!!